La gastronomia nell'antica Roma-Esercitazioni in classe-
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ESERCITAZIONI IN CLASSE

PRECETTI DI CULINARIA IN ORAZIO,SATIRA II, 4

In una sezione di una satira, Orazio propone precetti culinari, considerati prelibati in epoca romana. La cena era suddivisa in tre momenti:l'antipasto (gustum), primae mensae e secundae mensae. Per ciascuno di questi momenti, Orazio consiglia alcune pietanze.

ANTIPASTI
I MENSAE
II MENSAE
BEVANDE
Uova bislunghe
Gallina annacquata viva
More nere
Bevande leggere
Cavolo cresciuto in campi asciutti
Dattero di mare
Mele Piceno
Funghi prataioli
Cinghiale dell'Umbria
Uva venuncola o uva albana
Caviale con feccia di vino
Spalle di lepre
Mele con l'uva
Sale nero
Granchi arrosto
Erbe di lapezio
Lumache d'Africa
Pepe binco
Prosciuto e salcicce
Ricci di Miseno

Durante l'antipasto, i Romani mangiavano verdura e uova, condite con sale e pepe. Nella prima mensa, invece, i Romani erano soliti mangiare carne (soprattutto arrosto) e pesce di ogni tipo; frutta come ananas, arance, mele, uva, more e fichi accompagnati spesso da dolci come cassate, miele ricoperti di glassa e, sovente, anche arachidi, erano mangiate nelle secunde mense. Il tutto accompagnato dall'immancabile vino (di frequente mischiato al miele) o da bevande leggere. Orazio completa la sua satira sconsigliando di mangiare alcune pietanze:

ANTIPASTI
I MENSAE
II MENSAE
Uova rotonde
Cinghiale di laurento
Mele tiburtine
Cavolo suburbano
Caprioli che brucavano le foglie
Mele con il falerno
Funghi
Insalata che galleggia sul vino

 

 

 

 

 

 

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